Luogo: Valtellina - Bangladesh

Sesso: M

N: 30-04-1948 (Chiuro)

V: Chiuro, Valtellina, Italia, Savar, Bangladesh

M: 05-10-2009 (Savar, Bangladesh)

Generazione: 1

Professione: missionario saveriano in Bangladesh

Fonti: Como sacra, 1988, p.86

Luogo: Valtellina - America

Sesso: M

N: -- (Piantedo)

V: --

M: -- (America) 

Generazione: 1

Professione: --

Storie: nelle lontane Americhe fece una vistosa fortuna. Fu sostenitore con Gianni Dell'Oca di Delebio della Banda di Delebio.

Fonti:  La Valtellina, 02-10-1920, p.2

Luogo: Valtellina - U.S.A - Italia

Sesso: M

N: 25-05.1881 (Tirano)

V: 1904-1908 Tirano, Vicenza, Italia, U.S.A., Milano, Italia.

M: 11-1962 Milano

Generazione: 1

Professione:  ingegnere, produttore di automobili

Storie: diplomato alla Scuola di Meccanica di Vicenza attorno al 1902, emigrò negli U.S.A. dove si distinse per capacità tecniche. Pubblicando scritti su riviste specializzate ottenne una laurea honoris causa dal Collegio degli Ingegneri Americani, riconoscimento riservato ad un numero limitatissimo di tecnici. Tornato in Europa nel 1908, fu incaricato da tre aziende automobilistiche americane di aprire loro filiali nel vecchio continente. La prima guerra mondiale e il richiamo alle armi pongono fine all'esperienza. Alla fine della guerra, tornato alla vita civile, fonda la S.A.B.A. (Società Anonima Brevetti Angelino), con sede a Milano. Nel 1925 inizia la produzione di un'auto che chiama Stelvio, a ricordo delle origini valtellinesi (sue e della moglie, la tiranese Antonietta Pievani) . Lo slogan per la pubblicità era: Stelvio, la vetturetta di classe. La produrrà anche a quattro ruote motrici (una delle prime 4x4 prodotte in Italia). La concorrenza della Fiat e l'arrivo sul mercato della Balilla lo inducono a chiudere l'azienda e ad accettare il posto di vice direttore tecnico alla Isotta Fraschini. Continuò a occuparsi di automobili e passerà gli ultimi anni di vita a tradurre articoli tecnici dall'inglese. 

Fonti: --

Luogo: Argentina

Sesso: M

N: 1865 (Gualeguay, Entre Ríos)

V: Gualeguay, Argentina

M: 20-05-1911

Generazione: 2

Professione: docente della Facoltà di Filosofia (Università di Paraná), direttore del Museo Etnografico, direttore della sezione archeologica del Museo Nazionale (Paraná), vicepresidente del Consiglio Internazionale di Studi Americani.

Storie: cavaliere, figlio di Tomaso Ambrosetti - grande benefattore di Morbegno - nacque a Gualeguay (Entre Ríos) in Argentina nel 1865. Fondò a Paraná, con altri studiosi, il Museo Etnografico della Facoltà di Filosofia dove era docente e diresse la sezione archeologica del Museo Nazionale. Il museo fu il risultato di 25 anni di studio indefesso e di perseveranti ricerche nelle più remote contrade del "continente nuovo latino" che fruttarono oltre 25.000 cimeli. Collaborò con le Società Antropologiche di Parigi, Vienna, New York, Berlino, Roma, Firenze e Washington. Fu vicepresidente del Consiglio internazionale di studi americani. Morì il 20 maggio 1911. 

Fonti: 

• Guanella Emiliano, "Giovanni Battista Ambrosetti fondatore degli studi etnografici in Argentina", in Contract n.31-2° sem. 2000, p. 26 
• "In memoria del Concittadino Grand'Ufficiale Tomaso Ambrosetti", (Numero unico) Lvdb n. 6 - 1926, p.5-6

Luogo: Valtellina - Argentina 

Sesso: M

N: 04-06-1834 (Morbegno)

V: Morbegno, Valtellina, Italia, Gualeguay, Buenos Aires, Argentina, 

M: 06.05.1926 (Buenos Aires, Argentina) 

Generazione: 1

Professione:  commerciante, benefattore

Storie: nacque a Morbegno il 4 giugno 1834 da famiglia oriunda dall'alta Val Gerola. Intrapresi gli studi nel seminario di Como li abbandonò a vent'anni ed emigrò nell'America del Sud per sfuggire alla coscrizione austriaca. Impiegato presso una ditta inglese nella città di Gualeguay (Entre Ríos), non tardò ad affermarsi nei commerci, raggiungendo presto una solida fortuna e fondando a Buenos Aires, con un fratello, un grande istituto di importazione. Fu sempre prodigo di aiuti ai bisognosi e fondò anche società di beneficienza. Straordinariamente benefico con il suo borgo natale, costruì a sue spese l'asilo infantile, il viale della stazione e la casa di riposo oggi dedicati al suo nome. Dotò la chiesa parrocchiale di un nuovo organo, l'ospedale e l'orfanotrofio di attrezzature;  inviò offerte a molte congregazioni di carità della provincia d'origine. Per i suoi novant'anni in poeta Trilussa, in visita in Argentina, gli dedicò dei versi elogiativi in romanesco:  "vorrei ch'ogni creatura/ appena che capisce e che va a scola,/ leggesse su li libbri de lettura,/ che Tomaso Ambrosetti/ l'Apostolo vero/ sotto tutti l'aspetti./E a lettura finita/ er maestro dicesse a li scolari/ -Ricordatelo sempre figli cari,/ e ve serva d'esempio ne la vita-". 

Fonti: Tomaso Ambrosetti, il "Il monumento agli emigranti", Sondrio, ottobre 1993  "In memoria del Concittadino Grand'Ufficiale Tomaso Ambrosetti", (Numero unico) Le vie del bene n. 6 - 1926.

Luogo: Valtellina - U.S.A.

Sesso: M

N: 19-01-1884 (Cercino)

V: 04-04-1905 - Cercino, Valtellina, Italia, Le Havre, Francia, Ellis Island, New York, Los Angeles, U.S.A.

M: -- 

Generazione: 1

Professione:  --

Storie: figlio di Giacomo Ambrosini e Maria Maffioli, emigra in America all'età di 20 anni. Dai registri degli arrivi del porto di Ellis Island sbarca a New York il 4 febbraio del 1905 dalla nave La Lorraine partita da Le Havre. Dai dati riportati su un passaporto, conservato presso la famiglia, risultava residente a Los Angeles.

Fonti: http://www.libertyellisfoundation.org

Luogo: Valtellina - Nigeria

Sesso: M

N: 1874

V: 1900 - Tirano, Berbenno, Nigeria, Kano

M: -- 

Generazione: 1

Professione:  commerciante nel mercato delle pelli (Ambrosini Limited)

Storie: AMBROSINI Luigi, Tirano, Berbenno, Nigeria 

Monopolizzatore del mercato delle pelli "che ha acquistato anche prestigio morale presso le autorità inglesi" e che con la sua "Ambrosini Limited vende pelli in tutto il mondo". Originario della Valtellina, da cui emigrò verso l'Africa nel 1900. Visse tra "tra gli inglesi e gli indigeni, rispettato anche dai cannibali, presso i quali può recarsi quando vuole". Uomo di coraggio, cacciatore di belve, nonostante i suoi sessant'anni e la sua corpulenza, è agile come un giovanotto". Costruisce per la comunità cattolica di Kano una chiesa intitolata a s. Elisabetta, nome della madre. 

Fonti: Ciapponi Landi, Bruno, "Un Valtellinese nella Nigeria Inglese", in Le vie del bene, n. 12-Dicembre 1934 (da un articolo di Achille Benedetti, Corriere della Sera)

Luogo: Valtellina - Zaire

Sesso: M

N: Piateda

V: Piateda, Valtellina, Italia, Dungo Par Isiro, Africa

M: -- 

Generazione: 1

Professione:  missionario comboniano

Storie: --

Fonti: Como sacra 1977, p. 345

Luogo: Valtellina - Australia

Sesso: M

N: 1914

V: 1930, Valtellina, Italia, Fremantle, Collie, Australia

M: 1977

Generazione: 1

Professione:  minatore

Storie: figlio di Pio Andreoli, nacque nel 1914 ed emigrò a Fremantle nel 1930. Provò tutti i tipi di lavoro,  finchè nel 1957 si stabilì a Collie lavorando in una miniera di carbone. Nel 1974 sposò Eni Gemignani. Morì nel 1997.

Fonti: Maria Domenica De Boni, Samolachesi in Western Australia, 2011

Luogo: Valtellina - Australia - Valtellina

Sesso: M

N: 1988 (Samolaco)

V: 1926, Samolaco, Valtellina, Italia, Australia

M: -- 

Generazione: 1

Professione:  --

Storie: Nacque a Salomaco nel 1899 e seguì suo fratello in Australia nel 1927. Tornò in patria nel 1932.

Fonti: Maria Domenica De Boni, Samolachesi in Western Australia, 2011

Luogo: Valtellina - Australia - Valtellina

Sesso: M

N: 1901 (Era, Samolaco, Valtellina)

V: 1926 - Era (Samolaco), Valtellina, Italia, Australia.

M: 1932 

Generazione: 1

Professione:  --

Storie: salpò per l'Australia Occidentale a 25 anni seguendo Quintino Ciocca. Decide di tornare a Samolaco dopo 6 anni, dove sposò Margherita De Boni, da cui ebbe 5 figli. 

Fonti: Maria Domenica De Boni, Samolachesi in Western Australia, 2011)

Luogo: Valtellina - Australia

Sesso: M

N: 1893 (Arigna)

V: Arigna, Valtellina, Italia, Australia

M: -- 

Generazione: 1

Professione:  --

Storie: sposa Margrett Della Marta, figlia di Giovanni Maria e Anna Patroni, originari di Sernio. Il figlio Frank Angelini, nato in Australia, sposa Lia Bonetti, figlia di Giovanni e Paola Rampellini, originari di Mello. Jhon Angelini, figlio di Frank e Lia e attualmente residente a Perth, ha compilato un albero genealogico estremamente preciso della propria famiglia e di tutte quelle in qualche modo ad essa collegate. Le tavole delle varie genealogie comprendono centinaia di nomi e costituiscono una fonte di informazioni particolarmente interessante specialmente per quelle che riguardano i rami emigrati all'estero dalla nativa Valtellina.

Fonti: 

Angelini Jhon, 9 Karadong street, Wattle Grove, 6107 Perth, Western Australia +61.9359.2514 - angelini@globaldial.com

Antognoli o Antonioli Giovanni, contadino, Sondrio, Melbourne, Australia (La Valtellina 13.7.1866)

Guglielmo Antonioli è figlio di Nicolò Antonioli (Valfurva 1854-Monte Grande 1942) e di  Celestina Bellotti (Pedenosso, Valdidentro 1862-Monte Grande, Buenos Aires, Argentina 1956), entrambi emigrati in Argentina nel 1894. Riccardo e il fratello Guglielmo si impegneranno con il padre nella gestione di una fattoria che negli anni '40  conterà più di 200 bovini. La fattoria verrà poi espropriata per la costruzione dell'aeroporto di Buenos Aires. 

(Pia e Elio Bertolina, "Lettere dall'Argentina. L'emigrazione in Alta Valtellina", Bormio, Alpinia, 2018)

Antonioli Joseph, Lombardia, calzolaio, Walhalla, Australia (La Valtellina 13.7.1866)

 Nicolò Antonioli (Valfurva 1854-Monte Grande 1942), contadino e calzolaio stagionale a Davos Platz, Svizzera. Sposato con Celestina Bellotti (Pedenosso, Valdidentro 1862-Monte Grande, Buenos Aires, Argentina 1956). Nel 1894 emigrò in Argentina stabilendosi a Monte Grande a una trentina di chilometri da Buenos Aires ed estese l'attività, dapprima alla produzione di ortaggi e successivamente all'allevamento di polli. Grazie all'aiuto dei figli Guglielmo e Riccardo avvia anche una fattoria  che negli anni '40  conterà più di 200 bovini. La fattoria verrà espropriata per la costruzione dell'aeroporto di Buenos Aires.  (Pia e Elio Bertolina, "Lettere dall'Argentina. L'emigrazione in Alta Valtellina", Bormio, Alpinia, 2018)

Riccardo Antonioli è figlio di Nicolò Antonioli (Valfurva 1854-Monte Grande 1942) e di  Celestina Bellotti (Pedenosso, Valdidentro 1862-Monte Grande, Buenos Aires, Argentina 1956), entrambi emigrati ia Monte Grande, Buenos Aires, Argentina nel 1894. Riccardo e il fratello Guglielmo si impegneranno con il padre nella gestione di una fattoria che negli anni '40  conterà più di 200 bovini. La fattoria verrà espropriata per la costruzione dell'aeroporto di Buenos Aires. 

(Pia e Elio Bertolina, "Lettere dall'Argentina. L'emigrazione in Alta Valtellina", Bormio, Alpinia, 2018)

Armanasco Angus o Argus, negli anni ’90 dell’Ottocento giunse a Melbourne, ma nel dicembre 1894 si trasferì a Perth. Citato da Robert Pascoe in “Bongiomo Australia”, pp.110-111

Luogo: Valtellina - Australia

Sesso: M

N: --

V: Valtellina, Kalamuda, Australia

M: --

Generazione: --

Professione:  --

Storie: nel 1994 risulta a Kalamuda (Australia) 

Fonti: --

Armanasco Domenico, contadino, Tovo, Australia (elenco del 1866)

Luogo: Valtellina - Africa - Italia

Sesso: M

N: 12-07-1869 (Tovo Sant'Agata)

V: 1893-1908 Tovo Sant'Agata, Valtellina, Milano, Bengala, Africa

M: 24-10-1934 (Milano)

Generazione: 1

Professione:  ingegnere, produttore di automobili

Storie: studente nei seminari diocesani di Como dalla quarta ginnasio alla terza teologia, nel 1892 entra nel PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) richiamato dalla vocazione missionaria. L'anno seguente parte per il Bengala assegnato alla missione di Krishnagar, dove ricostruisce la chiesa che funge da cattedrale e stampa il primo catechismo in lingua bengalese. Con il confratello padre Rocca pone le basi per la formazione del primo nucleo della missione di Dinajpur. Nel 1908, colpito da una grave malattia, è costretto a rientrare in patria. Nel 1914 viene eletto Superiore Generale. Malgrado le difficolà dei primi anni del suo mandato, coincidenti con prima guerra mondiale, concorre non poco allo sviluppo dell'istituto aprendo le case apostoliche di Treviso, Ducenta e Genova. 

Fonti: "La morte di un Grande Missionario Valtellinese", Lvdb n.10-1934 p.167-168 

Armanasco, John Tovo, Walhalla, Australia (elenco del 1866)

Luogo: Valtellina - Australia

Sesso: M

N: --

V: 1949-156 Australia

M: --

Generazione: --

Professione:  --

Storie: lavora in Australia per sette anni, dal 1949 al 1956, presso il cugino Bruno Benedetto Quadrio.

Fonti: -- 

Armanasco Pietro, contadino, Sondrio, Melbourne Australia (elenco del 1866)

Armanasco Pietro, Tovo, Rutherglen Australia (La Valtellina 13.7.1866)

Armanasco Stefano, Tovo, Nagambie, Victoria Australia (elenco del 1866)

Luogo: Valtellina - ?

Sesso: M

N: -- (Albosaggia)

V: --

M: --

Generazione: --

Professione:  missionario

Storie: -- 

Fonti: --

Luogo: Valtellina - America

Sesso: M

N: -- (Lovero)

V: Lovero, Valtellina, Italia, Caracas, Venezuela

M: --

Generazione: --

Professione:  missionario salesiano

Storie: -- 

Fonti: --